Il processo creativo è una relazione duratura.

rabbit chair nere a forma di coniglio su tappeto circolare dipinto su pavimento in linoleum.

Hai mai pensato a quello che stai facendo?

La cosa che mi piace di più dello scrivere su questo blog è che posso fermarmi e riflettere sul processo creativo che coinvolge il mio lavoro, anche quando non ne sono consapevole o sembra che la giornata sia passata senza aver raggiunto nessun risultato rilevante.

Ragionare sul proprio lavoro non significa astrarlo dal contesto o renderlo vago. Significa concentrarsi meno sull’aspetto tecnico e di più su quello concettuale e emozionale, che diventano la base su cui professionisti di natura diversa possono dialogare e confrontarsi.

Nella mia riflessione, l’idea centrale è che la creatività non stia unicamente nel creare qualcosa di nuovo, ma soprattutto nel rinnovare ciò che sembra non cambiare mai. O per meglio dire, ciò che si vuole far durare nel tempo.

L’importanza delle relazioni

Rinnovare significa fare un lavoro quotidiano di pulizia e abbellimento, un labor limae che riesce a togliere il superfluo e a dar luce all’aspetto più duraturo e vero del nostro oggetto di attenzione.

Per comprendere meglio questo concetto, pensiamo alle nostre relazioni, sia con persone, sia con gli oggetti.

C’è qualcosa che accomuna il nostro sentirci in relazione con le persone che amiamo come con le cose di cui ci circondiamo?

Viviamo in un’epoca che io definisco “di cambi frequenti”. La frenesia del quotidiano si vive anche nei rapporti che intratteniamo sia con le persone sia con gli oggetti. Infatti, felicità e bellezza si ricercano in ciò che non si ha, saltando da un desiderio all’altro nel momento in cui il precedente si è esaurito. È il godimento di ciò che si è raggiunto che annulla il desiderio stesso.

Io credo, però, che sia più interessante cercare di dare nuova vita alla relazione che intratteniamo sia con le persone sia con gli oggetti.

Quando penso all’amore, mi viene in mente un episodio. Ogni giorno vado a prendere il caffè nello stesso bar, ma mai mi sembra uguale. Il merito non è del barista che si prodiga a farmelo diversamente, né me lo presenta in una tazzina diversa. La differenza sta nel fermarsi e contemplare il momento. Nello stesso modo, mantenere viva una relazione duratura significa notare i cambiamenti che ogni giorno la coinvolgono, fermandosi e contemplandola. Vuol dire investire di nuovi significati e nuova vita il momento che si sta vivendo.

Caminetto acceso e tavolino in fil di ferro nero su tappeto quadrato dipinto. Dettaglio creativo della stanza

Icone: il processo creativo che dura nel tempo

Che cos’ha a che fare tutto questo con il design?

Se ci pensiamo bene, è esattamente in questo modo che le icone sopravvivono al mutare degli stili e delle mode. Cambiano continuamente pur rimanendo sempre se stesse. E soprattutto, sono sempre riconoscibili.

Non è l’essere nuove che le fa sopravvivere, ma è il fatto che ci riconosciamo di nuovo in loro. Riconosciamo il nostro tempo (la contemporaneità) e la nostra storia. Le investiamo di significati duraturi, perché queste icone parlano di noi attraverso il loro linguaggio, che può essere il design, l’arte o la musica.

Ciò che mi interessa è mettere in evidenza come questo ciclo di rinnovamento delle relazioni che intratteniamo ci permette di continuare ad amare (persone e oggetti), non come se fosse il primo giorno, ma poiché abbiamo una storia intera da condividere.

A mio avviso, questo è ciò che dovremmo ricercare nella fase creativa di ogni progetto a cui ci approcciamo, che sia pensare un prodotto nuovo o progettare la casa in cui intendiamo passare la vita.

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