La ceramica: tra contesto e esaltazione del dettaglio

Come già citato nel precedente articolo, il contesto è ciò che davvero caratterizza il prodotto sia nella fase della creazione sia in quella della vendita e la ceramica è un esempio eccellente per capire cosa intendo per importanza del contesto.

La materia neutrale.

La ceramica, per sua natura non è un materiale protagonista. Nonostante la sua diffusione nella maggior parte delle nostre case, si può dire che essa acquisisca il suo valore estetico quando è posta in relazione con altri elementi. In questo senso, essa ha delle caratteristiche che la differenziano notevolmente dai materiali naturali, come la controllabilità, la riproducibilità e la neutralità.

Se per molti questi sono punti deboli che rendono il materiale meno pregiato, io credo invece che siano degli autentici punti di forza.

La riproducibilità e la controllabilità.

Uno dei pregi maggiori della ceramica è proprio quello di poter essere riproducibile. Anni fa mi è stato fatto questo esempio pratico molto convincente: se devo arredare 25 suite di hotel con la stessa nuance, farlo con il marmo sarà molto difficile, poiché la vena da cui prendo il materiale potrebbe avere delle sfumature disomogenee. Ciò potrebbe compromettere la resa finale di alcune stanze.

Se state pensando “Ma queste disomogeneità sono sinonimo di unicità del materiale!”

È vero, ma bisogna ricordarsi che l’occhio umano ricerca l’uniformità e, soprattutto, l’armonia delle parti. Sui materiali naturali non abbiamo controllo delle imperfezioni che potrebbero risultare un elemento di disturbo, più che una vera qualità.

Invece, con la ceramica è possibile controllare questo tipo di sfumatura e riprodurre l’effetto marmo esattamente come lo desideriamo.

Allo stesso modo, il fatto di essere un materiale neutro e senza un “carattere” particolare, lo rende perfetto in quanto a versatilità e imitazione: posso trasformare la ceramica in qualunque cosa voglia: legno, cemento, pietra, marmo. Qualunque superficie è riproducibile e la bellezza del prodotto si trasmette attraverso il dettaglio ricercato e intravisto, come se fosse naturale.

L’assenza di particolarità come esaltazione del dettaglio.

L’ultimo fattore che dal mio punto di vista rende la ceramica un materiale perfetto per la creazione di ambienti è la sua neutralità. Come si diceva in precedenza, la ceramica non sarà mai protagonista dell’arredamento come il marmo e il legno e quindi sono i dettagli ad impreziosire il contesto in cui viene posata. Si può giocare sul particolare che rende quel pavimento e quella parete speciale. Oppure si può scegliere un materiale neutro nelle linee e nei colori e lasciare che siano gli oggetti d’arredo a definirne lo stile.

Sono convinto che l’esempio della ceramica sia estendibile all’ideazione di qualsiasi prodotto. Il punto fondamentale, infatti, non è tanto nel vedere quali sono i pregi e i difetti, piuttosto se da questi ultimi può scaturire un punto di forza che lo renda indispensabile nella costruzione di un contesto, o ancora meglio, di una soluzione.

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